Il ‘Palazzo Bucciolini’, che prende il nome dalla famiglia, già proprietaria del ‘Palazzo Bucciolini, già Pitti’, fu acquistato a metà dell’Ottocento, epoca in cui Firenze era capitale d’Italia. Nell’androne d’ingresso, al centro della volta e sul cancello, si trova lo stemma della famiglia.

La famiglia Bucciolini, oltre che esercitare la professione notarile, aveva anche una vetreria propria nel centro di Firenze, dove nacque l’invenzione della stampa fotografica su vetro. Un giorno, per un errore nell’ordine di silicio, materia prima per lavorare il vetro, ne ricevettero una quantità sproporzionata rispetto alla loro effettiva necessità. La famiglia dovette fare fronte al pagamento indebitandosi.

Proprio in quel periodo iniziarono le guerre napoleoniche e le frontiere tra in paesi furono chiuse. Fu così che il prezzo del silicio crebbe moltissimo, così la famiglia Bucciolini lo vendette e con i soldi guadagnati poté acquistare il Palazzo e una tenuta, oggi adibita ad Agriturismo (www.lapresura.it), che si trova nella regione del Chianti Classico e iniziò anche alla sua attività agricola a cui si dedica, ancora oggi, con grande passione e dedizione producendo vino dal 1849.

Gli affreschi del Palazzo Bucciolini risalgono alla metà del ‘700. Come in molti Palazzi Storici non è presente l’ascensore, ma vi sono 22 scalini per arrivare all’appartamento.

La strada dove si trova, Via delle Caldaie, deve il suo nome alle caldaie dell’Arte della Lana che erano numerose nella zona di Oltrarno e che servivano per riscaldare le pozze per effettuare la tintura dei panni.